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Pensioni: il punto sulla sentenza della Consulta
Con la pubblicazione della recente sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato la illegittimità della legge Monti – Fornero nella parte in cui ha bloccato la rivalutazione delle pensioni (di importo superiore a 1.500 euro circa) e in attesa della pubblicazione del Decreto con il quale il Governo intenderà regolamentare il pagamento degli arretrati a tale titolo si ritiene opportuno fornire alcune prime indicazioni sulla questione.
La sentenza della Corte costituzionale è inappellabile nonchè immediatamente eseguibile. Ciò significa che qualsiasi cittadino beneficiario di una pensione di importo pari o superiore a 1.500 euro circa potrà presentare la domanda per il pagamento degli arretrati. L’Inps non potrà fare altro che accoglierla in virtù di una sentenza che non può essere impugnata. In tale contesto sarà comunque necessario valutare i contenuti del decreto che potranno interessare le modalità di restituzione peraltro senza intaccarne il diritto in quanto la questione, avendo investito il massimo organo giuridico (ovvero il giudice delle leggi) deve ritenersi conclusa.
In queste ore si ascoltano affermazioni secondo le quali il Governo potrebbe restituire gli arretrati ai cittadini beneficiari di pensioni di importo più basso lasciando fuori coloro che beneficiano di trattamenti di importo maggiore oppure mettere in atto una regolamentazione per la restituzione del maltolto. Questa seconda ipotesi ci pare più accreditabile posto che la prima potrebbe essere ostacolata da ulteriori elementi di illegittimità e disparità di trattamento.
I cittadini interessati alla questione potranno rivolgersi presso le sedi del Patronato INAPA per chiedere ulteriori chiarimenti. Prima di presentare le domande è opportuno conoscere i contenuti del decreto ed avere maggiori elementi di valutazione. (Giovanni Dami)
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