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Procedure Anticontagio

FASE 2: Gestione Procedure Anticontagio da CoVid-19

PROCEDURE ANTICONTAGIO, UN OBBLIGO PER LA RIPARTENZA

Ormai le imprese hanno ripreso l’attività lavorativa e, seppure con tutte le raccomandazioni e gli obblighi di legge per prevenire il contagio da Covid-19, viene fatto un ulteriore passo verso la normalità tanto attesa.

Il motivo di questo articolo è dovuto alla necessità di porre la massima attenzione, in questo momento transitorio detto FASE2, nell’applicare il protocollo anticontagio, nell’osservare le procedure prescritte ed a documentare quanto messo in atto.

A questo proposito, ricordiamo che siamo vicini alla prima delle scadenze per l’inoltro del Protocollo alla Regione Toscana, così come indicato nella Delibera Regionale n. 595 dell’11 maggio 2020.

Sono esclusi i cantieri edili. La data è il 31 maggio 2020 per chi era aperto alla data del 18 maggio 2020, e dopo 30 giorni dalla data della riapertura (o nuovo avvio dell’attività) per chi ha iniziato successivamente. Al fine di scongiurare la ripresa dei contagi, le autorità incaricate hanno intensificato i controlli sui corretti adempimenti delle procedure anticontagio  CoVid-19.

 I CONTROLLI E LE VERIFICHE

Tra le altre cose vengono verificate:

  • l’attività svolta, la congruità del protocollo osservato in relazione al contesto in cui si lavora;
  • se tutti i lavoratori, e coloro che entrano in azienda, sono informati, con depliants o cartellonistica, delle disposizioni igienico sanitarie e della condotta da tenere in caso di pericoli;
  • se è assicurata la pulizia giornaliera dei locali, la sanificazione dei macchinari, delle attrezzature, degli impianti;
  • la disponibilità e la disposizione dei dispenser di detergenti per le mani, disinfettanti;
  • l’uso, a seconda delle necessità, di mascherine, guanti, occhiali, tute, camici;
  • se viene assicurata e fatta rispettare la distanza interpersonale con percorsi idonei e con adeguata organizzazione delle attività lavorative;
  • se sono stati contingentati gli accessi agli spazi comuni;
  • se viene garantita la sufficiente ventilazione degli spazi comuni;
  • se è stato o meno individuato un accesso per fornitori esterni e se ci sono procedure per scarico e carico merci;
  • adeguati turni di lavoro per quelli in attività, e la concessione di ferie, FSBA, lavoro agile, ecc.;
  • sorveglianza sanitaria periodica del personale;
  • controllo e monitoraggio della temperatura corporea;
  • aggiornamento del personale alle disposizioni di legge con adeguata informazione e formazione.

 I DOCUMENTI DA CONSERVARE

Questi controlli vengono fatti ispezionando i luoghi ma anche con l’acquisizione di documentazione, fatture, schede, istruzioni fornite a dipendenti, clienti, fornitori e chiunque frequenti i luoghi di lavoro. Pertanto, insieme al protocollo suggeriamo di conservare (e pronti da esibire in caso ci fossero dei controlli da parte dell’autorità preposte) copia dei seguenti documenti, ed eventuali altri, necessari per il corretto e sicuro svolgimento delle attività previste dalle lavorazioni:

  • copia delle fatture o ricevute di acquisto dei dispositivi di protezione individuali per attuare quanto previsto dal protocollo;
  • copia delle fatture o ricevute di acquisti dei liquidi e/o gel igienizzanti delle mani utilizzati e messi a disposizione del personale, dei collaboratori, dei tecnici e di quanti frequentano il tuo luogo di lavoro;
  • copia delle schede sottoscritte dai lavoratori che attestino la consegna dei DPI, dei liquidi e/o gel igienizzante o altri presidi;
  • copia della fattura dell’eventuale acquisto del termometro per la misurazione della temperatura corporea;
  • copia delle fatture di pagamento del servizio di sanificazione periodica dei locali, degli ambienti e delle postazioni di lavoro o copia di documenti che attestino l’adozione di eventuali altre misure necessarie per la sanificazione dei luoghi di lavoro;
  • copia della documentazione comprovante l’eventuale attività di formazione erogata ai dipendenti per la prevenzione da contagio del virus COVID-19;
  • copia della documentazione comprovante l’eventuale attività di addestramento erogata ai dipendenti per la prevenzione da contagio del virus COVID-19 (es.: corretto uso dei dispositivi di protezione individuale e filtri facciali, tute di contenimento di rischio biologico, ecc. );
  • copia della documentazione comprovante l’attività di informazione erogata ai dipendenti per la l’informazione anticontagio del virus Covid-19 (es.: consegna opuscoli informativi, 3 istruzioni dell’ISS, corretto lavaggio delle mani, ecc.;
  • nominativi e recapiti telefonici, se previsti, di:
    • • rappresentante dei lavoratori (RLS o RLST);
    • • Medico competente;
    • • RSPP;
    • • RSU.

Naturalmente tali suggerimenti sono da valutare in rapporto alla propria realtà d’impresa, come dimensioni ed organizzazione, e sono indicativi e non esaustivi del riscontro delle misure adottate e della documentazione da conservare. Mirano ad una consapevole gestione di questa fase di coesistenza tra atteggiamenti contrastanti: la necessità del distanziamento interpersonale, con conseguente rallentamento dei lavori, e l’esigenza di riprendere le attività produttive.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a Michele Vuolato, Coordinatore Ufficio Categorie e Sviluppo;
Per assistenza e servizi rivolgersi a Giacomo Cammelli, Coordinatore Ambiente e Sicurezza sui luoghi di lavoro.

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