Il Ministro della Salute ha firmato una nuova ordinanza in materia di obbligo di utilizzo…
ACCONCIATURA ED ESTETICA: CONFARTIGIANATO BENESSERE AVANZA PROPOSTE PER LA RIAPERTURA
A più di un mese dalla chiusura delle attività di Acconciatura ed Estetica causata dall’emergenza Covid-19, per le aziende del Benessere è giunto il momento di iniziare a pensare ad una graduale fase di preparazione alla riapertura delle loro attività.
Confartigianato Benessere ha avanzato al Governo una serie di proposte operative per permettere l’apertura dei saloni di Acconciatura e Estetica nella massima sicurezza per operatori e clienti e ha lanciato un allarme contro il lavoro abusivo e posto l’attenzione sull’aumento dei prezzi dei dispositivi di sicurezza a discapito del titolare di salone.
Le nostre proposte sono un contributo all’individuazione, da un lato, di misure utili a garantire la sicurezza dei clienti, degli operatori e dei loro collaboratori, e dall’altro per consentire alle imprese di svolgere l’attività nel migliore modo possibile.
PROPOSTE DI CARATTERE ORGANIZZATIVO
- Svolgimento delle attività esclusivamente su appuntamento (telefonico, tramite app o mail)
- Presenza di un solo cliente per volta in area reception, spogliatoi, servizi igienici
- Permanenza dei clienti all’interno dei locali limitatamente al tempo strettamente indispensabile all’erogazione del servizio/trattamento
- Adozione – per le imprese maggiormente strutturate – di orari di apertura flessibili con turnazione dei dipendenti
Limitatamente ai saloni di acconciatura che – contrariamente ai centri estetici – normalmente non dispongono di spazi chiusi nell’ambito dei quali circoscrivere la presenza ad un solo cliente per operatore:
- delimitazione degli spazi con applicazione sul pavimento di scotch di colore ben visibile
- utilizzo di postazioni alternate sia nella zona del lavaggio che nelle zone trattamenti
- distribuzione della clientela tra gli addetti in modo tale che ciascun operatore abbia in carico un massimo di due clienti contemporaneamente qualora uno dei due sia in fase di attesa tecnica (tempo di posa del colore)
Purtroppo dovremo confrontarci con questa realtà ancora per molto tempo e sarà necessario per tutti misurarsi con questa nuova tipologia di relazioni e modo di operare.
Sicuramente saranno premiate le imprese che avranno sempre più attenzione alla qualità del servizio e al rapporto con il cliente e questo dovrà essere uno stimolo per tutti, soprattutto per i clienti che, ora più che mai dovranno affidarsi solo a professionisti esperti, formati e qualificati.
Per qualsiasi novità o nuove disposizioni che riguardano la Categoria nell’ottica di una prossima riapertura, l’invito è quello di seguirci sui nostri canali d’informazione e comunque per qualsiasi dubbio o chiarimento contattate sempre l’Associazione allo 05745177842 (Enzo Lucchesi)
Speriamo presto non vedo l ora
Dobbiamo continuare ns vita convivendo con virus. Non possiamo chiuderci x sempre auguri di buon inizio lavoro a tutti
Cari signori. Voglio esprimere il mio pensiero. Il l prolema abisivismo non esiste da ora. Ma è un’emergenza remota. Di cui chi ci rappresenta non ha voluto sentire il grido dell’acconciatore, perché???….. Il parrucchiere e il fiore all’occhiello per la società grazie af essa curiamo l’immagine, ma oltretutto non siamo riconosciuti dopo tanto studio (dermatologia, anatomia, pscologia, colorimetri, dtudio stilistico).. Non facciamo parte di nessun titolo. E degradante pet noi e per i clienti. E belli iscriversi ad un sidacato ma e belli che ogniuno possa prendere seriamente le necessità di chi grida, ma se non ti sente nessuno significa che non ti puoi fidare. Concludo dicendo desidero che facciamo qualcosa per la nostra professione. Per tornare all’abudivismo pultroppo come dicevo orima il grido non lo si vuole sentire. Perché vedere che i grossisti vendono a grande misura a tale persone non si può accettare. Ma ne vogliamo parlare le ragazze vhe rubsnole clienti. Carisdimi andate a controllare i conti bancari……. Stanno meglio di noi senza pagare nulla.vetgognoso.Noi dismo ultra controllati.
Caro Salvatore,
prima di tutto grazie di avere lasciato il tuo commento, perchè significa che hai a cuore l’argomento.
Per rispondere alle tue critiche, ti dico subito che hai ragione, ma credo che tu abbia sbagliato l’obbiettivo del tuo disappunto. Come Funzionario di Confartigianato, ti posso assicurare che il problema abusivismo lo abbiamo bene presente da anni e potrei portarti decine di documenti che dimostrano le nostre prese di posizione e denunce a tutti i livelli. Purtroppo però non siamo noi a potere fare i controlli, a noi spetta l’onere di segnalare in fenomeno alle autorità, Comune, Finanza Polizia Municipale ecc. E’ a loro che spetta l’onere del controllo e devo dire che in alcuni casi questo controllo c’è anche stato, pur nelle difficoltà che una azione del genere va riconosciuto esistono.
Ti sembrerà strano, ma in Italia alcune leggi aiutano a operare nell’ombra e rendono difficilissimi i controlli.
Io non so se sei iscritto ad una Associazione, che è il sindacato di voi imprenditori e non parlo di Confartigianato, però magari pensaci un attimo, così darai più forza alle tue istanze e conoscerai direttamente le attività che l’Associazione fa per i soci e in genere per tutta la categoria.